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La ratio del generale divieto di subordinazione del professionista legale

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La ratio del generale divieto di subordinazione del professionista legale

Il generale divieto di subordinazione del professionista legale trova la sua ratio nella fondamentale esigenza di assicurarne autonomia di giudizio e libertà di orientamento, in ragione del rilievo – che attinge aspetti di rilevante interesse pubblico – della sua attività professionale. E’ pertanto ammessa in via del tutto eccezionale l’assunzione, quali lavoratori subordinati, di avvocati iscritti al relativo Albo professionale, a condizione che gli stessi vengano posti alle dirette ed esclusive dipendenze di una pubblica amministrazione, la qual ultima attribuisca loro, in via esclusiva, la trattazione dei propri affari legali. Consiglio di Stato, Sez. V (pres. Severini, rel. Perotti), sentenza del 7 giugno 2017, n. 2731

 

EVIDENTE LA DIFFERENZA DI OPINIONI TRA CONSIGLIO DI STATO E CORTE DI GIUSTIZIA UE (SENTENZA AKZO CHEMICALS / COMMISSIONE NEL PROCEDIMENTO C-97/08 P). PER APPROFONDIRE

 

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Gli uomini sono tanto vili. Oltraggiano tutte le leggi del mondo ed hanno paura della sua lingua (O. Wilde)