PAGA LA CORPORAZIONE NEL SUO INSIEME, QUELLA STESSA CHE TROVA NEL C.N.F. IL SUO RAPPRESENTANTE MASSIMO (LEGISLATORE DI SETTORE, AMMINISTRATORE E GIUDICE).
Chi è causa del suo mal pianga se stesso !!!!!!
E' quasi di un milione di euro la sanzione irrogata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al Consiglio Nazionale Forense (provvedimento 25868 del 10/2/2016) per non aver revocato il contenuto del suo precedente parere n. 48/2012, già ritenuto limitativo della libertà degli avvocati nella determinazione della propria condotta sul mercato. L'Antitrust ha ritenuto che con delibera del 23/10/2015 il CNF avrebbe sostanzialmente ribadito i principi informatori un suo precedente parere n. 48/2012.
In particolare l'Antitrust ha deliberato:
"a) che il comportamento del Consiglio Nazionale Forense, consistente nel non avere posto termine all’infrazione dell’art. 101 del TFUE accertata con riferimento al parere n. 48/2012, integra la violazione di cui all’articolo 15, comma 2, della legge n. 287/90 per inottemperanza al provvedimento n. 25154 del 22 ottobre 2014;
b) che, per tale comportamento, venga comminata al Consiglio Nazionale Forense una sanzione amministrativa pecuniaria di 912.536,40 € (novecentododicimilacinquecentotrentasei euro e quaranta centesimi)."
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